Elezioni Consiglio Nazionale AIS.

In tour per Ais - Mandato 2018-2022
Mandato 2018 - 2022

Il programma e i candidati per il Consiglio Nazionale Ais.

In tour per AIS.

"In tour per AIS" è il programma con cui 6 soci si candidano al prossimo mandato 2018/2022 per il Consiglio Nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier. Tutti i soci AIS saranno infatti chiamati il 9 giugno ad esprimere con il proprio voto i nomi dei 9 consiglieri nazionali che assieme ai presidenti regionali andranno a guidare l'Associazione per il prossimo quadriennio.

Il programma.

In tour per AIS: il programma
Il programma è un invito a riflettere sulle grandi sfide che l'AIS dovrà affrontare nel prossimo futuro, e sulle risposte urgenti che vanno date per accompagnarne l'evoluzione.
I 6 candidati che lo sostengono compongono una lista aperta al contributo di chiunque vorrà impegnarsi nel perseguire gli obiettivi qui identificati, e aperta a sostenere qualsiasi candidato alla presidenza nazionale che avrà la determinazione ad affrontare i tanti problemi ancora irrisolti, secondo il metodo tracciato nel programma. Al centro di questo impegno infatti non sono i problemi sotto gli occhi di tutti, ma il metodo e gli strumenti di lavoro con cui affrontarli. Solo allora avrà un senso concentrarsi sugli obiettivi, anche i più ambiziosi. L'unico modo per ridare sprint al gruppo di AIS.

Il ciclismo a me piace perché non è uno sport qualunque. Nel ciclismo non perde mai nessuno, tutti vincono nel loro piccolo, chi si migliora, chi ha scoperto di poter scalare una vetta in meno tempo dell'anno precedente, chi piange per essere arrivato in cima, chi ride per una battuta del suo compagno di allenamento, chi non è mai stanco, chi stringe i denti, chi non molla, chi non si perde d'animo, chi non si sente mai solo. Tutti siamo una famiglia, nessuno verrà mai dimenticato. Marco Pantani

La strategia di gara.

La strategia di gara
Servono modi e mezzi nuovi per affrontare le nuove sfide con la velocità e l'efficienza tipici di uno standard aziendale, da cui AIS non si può più sottrarre.
Di seguito sono illustrate 6 tappe fondamentali del programma, per ognuna delle quali al termine sono indicati in modo sintetico alcuni interventi più immediati.
  1. Il modello operativo
  2. In marcia
  3. La comunicazione
  4. L'attività redazionale
  5. L'internazionalizzazione
  6. La formazione
Il modello operativo

Il modello operativo

In marcia

In marcia

La competenza

La competenza

I tempi

I tempi

Investire

Investire

Alla pari

Alla pari

Il modello operativo

Per raggiungere i traguardi più ambiziosi non basta una buona bicicletta: servono organizzazione, competenze specifiche e responsabilità dei ruoli assegnati; solo così i diversi ingranaggi possono potranno ridurre lo sforzo e sostenere la corsa.
Ais non può più affrontare un mondo che è cambiato con l'organizzazione anni '90. Al più presto occorre separare i ruoli a cui è affidata la conduzione politica dagli spazi che attengono alla gestione e al funzionamento secondo il modello tipico delle strutture complesse. L'attuale organigramma di AIS infatti non risponde più alle esigenze centrali e soprattutto periferiche, che hanno bisogno di una diversa velocità e un maggior sostegno. Con un nuovo assetto il Consiglio Nazionale continuerà a dettare le linee di indirizzo, la Direzione grazie alle aree di competenza perseguirà gli obiettivi nei limiti operativi prestabiliti, la Giunta ne misurerà direttamente l'operato. È un passaggio indispensabile che non snaturerà affatto la missione associativa. Darà al contrario più sostegno allo sviluppo associativo e consentirà agli attori della sua politica di concentrare meglio l'impegno sulle linee di indirizzo privilegiando la visione d'insieme e la prospettiva a lungo termine.

  • Separare politica da gestione
  • Creare una direzione generale
  • Sviluppare il lavoro politico attraverso le commissioni.
Il modello operativo

Il modello operativo

Il modello operativo

Per raggiungere i traguardi più ambiziosi non basta una buona bicicletta: servono organizzazione, competenze specifiche e responsabilità dei ruoli assegnati; solo così i diversi ingranaggi possono potranno ridurre lo sforzo e sostenere la corsa.
Ais non può più affrontare un mondo che è cambiato con l'organizzazione anni '90. Al più presto occorre separare i ruoli a cui è affidata la conduzione politica dagli spazi che attengono alla gestione e al funzionamento secondo il modello tipico delle strutture complesse. L'attuale organigramma di AIS infatti non risponde più alle esigenze centrali e soprattutto periferiche, che hanno bisogno di una diversa velocità e un maggior sostegno. Con un nuovo assetto il Consiglio Nazionale continuerà a dettare le linee di indirizzo, la Direzione grazie alle aree di competenza perseguirà gli obiettivi nei limiti operativi prestabiliti, la Giunta ne misurerà direttamente l'operato. È un passaggio indispensabile che non snaturerà affatto la missione associativa. Darà al contrario più sostegno allo sviluppo associativo e consentirà agli attori della sua politica di concentrare meglio l'impegno sulle linee di indirizzo privilegiando la visione d'insieme e la prospettiva a lungo termine.

  • Separare politica da gestione
  • Creare una direzione generale
  • Sviluppare il lavoro politico attraverso le commissioni.
In marcia

Il marcia

Marcia

Come ogni salita si affronta con il rapporto giusto, così ogni problema va affrontato con gli strumenti più adatti. Un'area di gestione autonoma può dare snellezza alla nostra operatività ma può funzionare solo se le aree funzionali operano in campi ben definiti, e i flussi del processo tra le diverse aree sono regolati con chiarezza. Il tutto naturalmente sotto il controllo degli organi che esercitano la politica associativa. Il lavoro da fare in questa direzione è tanto ma si può partire da risorse umane e know-how consolidati per recuperare il tempo perduto, ridisegnando nuove aree di gestione e rafforzando quelle già esistenti se rispondono ancora ad una logica di funzionalità. In tutto questo sarà determinante l'individuazione di una figura manageriale di grande competenza alla guida della Direzione, che una volta di più ci aiuti a guardarci dentro con competenze che vengono da fuori.
  • Ridefinire le aree funzionali.
  • Ridisegnare l'organigramma e il flussi del processo gestionale.
La competenza

La competenza

La competenza

La complessità dell'attività associativa, la mole delle incombenze fiscali, legali, amministrative, non può più prescindere dalla stretta competenza professionale di chi svolge un ruolo di attore nella gestione di AIS. Il modello inclusivo e coinvolgente della conduzione delle delegazioni da cui veniamo, che spesso confida nel socio come attore della gestione, non è più replicabile né a livello regionale né a livello nazionale. La dimensione di questi grandi processi gestionali richiede le conoscenze tecniche specifiche che assicurino la funzionalità, garantendo la sopravvivenza dello spirito associativo. Il responsabile d'area, intesa come spazio di gestione e non politico, va pertanto selezionato esclusivamente secondo le strette competenze professionali, non necessariamente all'interno del Consiglio Nazionale, perseguendo incarichi a tempo determinato. In quest'ottica va superata definitivamente a tutti i livelli l'assegnazione di più incarichi alla stessa persona, perché semplicemente non risponde più ad alcuna logica di efficienza.
  • Competenze professionali specifiche
  • Singoli incarichi
I tempi

I tempi

I tempi

Viaggiare spediti verso un traguardo senza aver pianificato il percorso può rivelarsi complicato, finire le energie prima dell'arrivo potrebbe essere molto spiacevole. Per questo motivo al centro di ogni progetto deve collocarsi l'identificazione degli obiettivi, dei tempi e delle risorse disponibili. È di nuovo una questione di metodo, prima ancora che di definizione dell'obiettivo.
  • Timeline definite per ogni progetto
  • Budget di spesa
Investire

Investire

Investire

Questi ultimi anni nonostante le difficoltà della congiuntura economica, ci hanno comunque consegnato una Associazione in grande forma, sia come numero di soci che come disponibilità di risorse. Un patrimonio che va assolutamente capitalizzato per consolidare lo sviluppo e dotarsi degli anticorpi necessari per affrontare i momenti più difficili che ciclicamente hanno attraversato la nostra storia. Questa logica di lungimiranza deve prevalere se vogliamo dare profondità all'azione dell'Associazione e ridare smalto alla leadership che ci appartiene. La chiave non può che essere l'investimento, sicuramente nella formazione che resta il cuore dell'attività, ma anche in tutti gli strumenti fondamentali per sostenerla. Occorre aver chiaro infatti che non c'è alcuna possibilità di migliorare la qualità della formazione se prima di pari passo non verranno identificate e potenziate le aree del marketing e della comunicazione, senza delle quali continueremo ad avere buone idee per correre, ma pneumatici pericolosamente consumati.
  • La formazione
  • La comunicazione
  • Il marketing
Alla pari

Alla pari

Alla pari

Il senso di responsabilità e una buona dose di realismo ci ricordano che l'impegno di questo programma deve trovare riscontro anche nelle Associazioni regionali, non solo al vertice. Non è possibile immaginare di ridisegnare l'assetto nazionale se poi le strutture periferiche non comprendono l'importanza di allinearsi su uno standard di efficienza comune, la linea di partenza da cui ripartire tutti assieme.
È fondamentale quindi che tutte le regioni si adeguino alle linee guida che AIS ha già puntualmente definito in un manuale amministrativo, completando il riordino di tutti i gruppi servizio secondo il regolamento già in vigore.
Non va dimenticato che le Associazioni regionali hanno bisogno di un supporto significativo della struttura centrale, sia nell'ambito della consulenza e della gestione amministrativa, sia sul fronte della comunicazione che della promozione dell'attività formativa. Questo impegno potrebbe rendere meno evidente il divario tra le regioni grandi e piccole, che in ogni caso devono essere assistite con politiche di sostegno economico finalizzato a progetti di sviluppo, non escludendo una revisione più razionale del metodo di re distribuzione della quota associativa.
  • Adeguamento della gestione delle regioni secondo il manuale amministrativo AIS
  • Riordino gestione gruppo servizi secondo il regolamento servizi
  • Interventi a sostegno delle regioni più piccole
  • Assistenza e supporto tecnico alle regioni

La squadra.

I candidati
Come un grande ciclista fa valere in gara l'esperienza e le doti tecniche, così un candidato al Consiglio Nazionale trae forza dalla sua storia personale e diventa espressione del territorio di provenienza, secondo una logica di rappresentanza definita dallo statuto stesso. Di quel territorio deve essere testimonianza di stile e di valori già consolidati, di modelli di gestione efficienti, più aderenti possibile alle indicazioni e alle linee guide già tracciate da AIS. In questo si realizza la credibilità del suo impegno nella candidatura, il tutto per essere messo a disposizione dell'Associazione, secondo una logica di condivisione di esperienze positive.

Con questo spirito, si candidano a sostegno di questo programma:
  • Nicola Bonera (AIS Lombardia)
  • Mauro Carosso (AIS Piemonte)
  • Fiorenzo Detti (AIS Lombardia)
  • Renato Paglia (AIS Friuli - Venezia Giulia)
  • Graziano Simonella (AIS Veneto)
  • Marco Visentin (AIS Veneto)

Sostengono il programma e i candidati:
  • Marco Aldegheri, candidato alla presidenza di AIS Veneto
  • Renzo Zorzi, candidato alla presidenza di AIS Friuli - Venezia Giulia
  • Fabio Gallo, candidato alla presidenza di AIS Piemonte
  • Roberto Giorgini, candidato alla presidenza di AIS Romagna
  • Roberto Dessanti, candidato alla presidenza di AIS Sardegna
  • Annalisa Barison, candidato alla presidenza di AIS Emilia
  • Hosam Eldin Abou Eleyoun, candidato alla presidenza di AIS Lombardia
  • Marco Starace, candidato al consiglio nazionale (AIS Campania)
  • Moreno Rossin, candidato alla presidenza di AIS Val D'Aosta
Graziano Simonella

Graziano Simonella

Mauro Carosso

Mauro Carosso

Nicola Bonera

Nicola Bonera

Renato Paglia

Renato Paglia

Fiorenzo Detti

Fiorenzo Detti

Marco Visentin

Marco Visentin

Graziano Simonella

Graziano entra a far parte dell'Associazione nel 1981. Operando nel mondo della ristorazione, come titolare di un ristorante familiare prima e come maître d'hotel in seguito, da subito si inserisce nella vita associativa ricoprendone vari ruoli, dapprima come Delegato di Venezia per 12 anni e membro di Giunta Esecutiva Nazionale con la presidenza di Eddy Furlan. Ricopre poi il ruolo di Presidente di Ais Veneto dal 2003 al 2006 ed è attuale Responsabile del Gruppo Servizi nazionale. Nei molti anni di vita associativa Graziano Simonella ha dato un contributo determinante alla qualificazione del ruolo del Sommelier nel servizio.
Da sempre impegnato in questo settore, sia a livello regionale che nazionale, vanta una presenza ininterrotta per circa 20 anni nel coordinamento delle brigate in servizio a Vinitaly, e più recentemente alla presentazione della Guida Vitae a Milano.
Ha contribuito alla approvazione del Regolamento Nazionale del Gruppo Servizi e alla evoluzione del ruolo del Sommelier in servizio, ampliandone le conoscenze e le capacità comunicative attraverso i Seminari sulle Tecniche di Servizio. Nel suo pensiero la figura professionale diventa sintesi di classe, stile, cultura e comunicazione. Graziano si mette a disposizione per continuare il lavoro svolto in questo mandato, per completare il percorso che porterà a qualificare ed uniformare a livello nazionale la gestione strutturale ed amministrativa dei tanti Gruppi Servizio, certo che l'esperienza fatta possa tornare utile a tutto il sistema.
Crede fermamente nello spirito associativo, ma fa del lavoro di squadra il suo punto di riferimento.

Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. È invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.
Fausto Coppi
Graziano Simonella

Graziano Simonella

Graziano Simonella

Graziano entra a far parte dell'Associazione nel 1981. Operando nel mondo della ristorazione, come titolare di un ristorante familiare prima e come maître d'hotel in seguito, da subito si inserisce nella vita associativa ricoprendone vari ruoli, dapprima come Delegato di Venezia per 12 anni e membro di Giunta Esecutiva Nazionale con la presidenza di Eddy Furlan. Ricopre poi il ruolo di Presidente di Ais Veneto dal 2003 al 2006 ed è attuale Responsabile del Gruppo Servizi nazionale. Nei molti anni di vita associativa Graziano Simonella ha dato un contributo determinante alla qualificazione del ruolo del Sommelier nel servizio.
Da sempre impegnato in questo settore, sia a livello regionale che nazionale, vanta una presenza ininterrotta per circa 20 anni nel coordinamento delle brigate in servizio a Vinitaly, e più recentemente alla presentazione della Guida Vitae a Milano.
Ha contribuito alla approvazione del Regolamento Nazionale del Gruppo Servizi e alla evoluzione del ruolo del Sommelier in servizio, ampliandone le conoscenze e le capacità comunicative attraverso i Seminari sulle Tecniche di Servizio. Nel suo pensiero la figura professionale diventa sintesi di classe, stile, cultura e comunicazione. Graziano si mette a disposizione per continuare il lavoro svolto in questo mandato, per completare il percorso che porterà a qualificare ed uniformare a livello nazionale la gestione strutturale ed amministrativa dei tanti Gruppi Servizio, certo che l'esperienza fatta possa tornare utile a tutto il sistema.
Crede fermamente nello spirito associativo, ma fa del lavoro di squadra il suo punto di riferimento.

Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. è invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.
Fausto Coppi
Mauro Carosso

Mauro Carosso

Mauro Carosso

Si potrebbero dire tante cose belle cose su Mauro ma sappiamo che lui non ama far parlare di sé. Inizia il percorso formativo in AIS nel 1989 nella Delegazione di Torino. Sommelier nel 1991, degustatore ufficiale nel 1996, relatore dal 2001 e commissario d'esame dal 2006. Nel 2010 viene eletto Consigliere Nazionale, membro della GEN e responsabile dei servizi. Dal 2014 Responsabile Nazionale dell'Area Didattica. Quattro anni intensi durante i quali si è data continuità alla storicità del percorso didattico, l'ambito più importante e delicato della nostra associazione.
Mauro Carosso ha cercato di dialogare con tutte le realtà regionali nelle persone dei responsabili, relatori e collaboratori, con l'obbiettivo principale di creare coesione e condivisione del percorso formativo in ogni sua espressione. Su temi e argomenti così articolati e complessi Mauro ha cercato di guidare il grande gruppo della didattica sulla strada della verità e semplicità. I nuovi seminari, la formazione e aggiornamento dei relatori e, il progetto birra. La continuità di questo percorso è fondamentale, come è fondamentale cercare un percorso comune che crei unità e forza.
La grande famiglia AIS ha diritto di proseguire su questa strada. Una guida che, pur nella necessità di accelerare, ha bisogno di prudenza e attenzione.

La vita È come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.
Albert Einstein
Nicola Bonera

Nicola Bonera

Nicola Bonera

Millesimato 1979, in AIS dal 1997, diplomato sommelier professionista nel 1999, fin dall'inizio fa parte del consiglio direttivo della delegazione AIS di Brescia.
Già nel 1999 tenta per la prima volta il concorso per decretare il miglior sommelier della Lombardia, giungendo sul podio, esperienza che replicherà negli anni seguenti fino al successo nel 2002. L'esperienza nell'ambito dei concorsi è talmente stimolante da non riuscire più a farne a meno, tenta più volte il concorso per il miglior sommelier d'Italia, conquistandolo nel 2010 durante il congresso di Perugia, dopo due combattute finali, nel 2004 e nel 2007; partecipa anche ai vari master, vincendo quello sul sangiovese nel 2006, quello sul metodo classico nel 2012, sul nebbiolo nel 2013 e sul vermentino nel 2014; nel frattempo AIS e Villa Sandi gli conferiscono il premio "innovazione nella professione" nel 2005 e nel 2015 È il miglior professionista dell'anno "Solidus".
Tutta questa esperienza non cade nel vuoto, viene messa a frutto acquisendo, già dal 2003, diverse abilitazioni per lezioni di tutti i livelli del corso.
Ama i vini passisti-scalatori, vini che appena introdotti al palato non fanno percepire ciò che arriverà in seguito, vini che al primo sorso non lasciano presagire ciò che saranno in grado di fare sulle grandi e lunghissime salite, vini che non abbandonano più la lingua per freschezza e persistenza, proprio come il suo amato riesling, il vitigno che grazie agli idrocarburi alimenta il cuore ed il cervello dell'appassionato di vino. Negli anni recenti ha ampliato il raggio d'azione, comunicando il vino e tutto ciò che vi ruota attorno, conservando la passione per le LEGO, per il riesling e per le tavolate di amici.

Non si smette di pedalare quando si invecchia, si invecchia quando si smette di pedalare.
Anonimo
Renato Paglia

Renato Paglia

Renato Paglia

Lombardo di nascita, oggi cinquantaseienne e sposato, vive in Friuli - Venezia Giulia da moltissimi anni. Dopo gli studi professionali e varie esperienze in Italia e all'estero, da molti anni lavora nel mondo della ristorazione, oggi nel ristorante-enoteca di proprietà in Udine.
È in AIS dal 1993 dove ha ricoperto la carica di Presidente AIS del Friuli - Venezia Giulia e di Consigliere nazionale per due mandati, tuttora in carica. È stato anche Vice Presidente Nazionale AIS. Ha contribuito in particolare alla nascita della Guida ai Vini d'Italia Vitae, svolgendo il delicato ruolo di Coordinatore e Referente nazionale nelle due prime edizioni, collaborando quindi con tutte le sezioni regionali AIS alla nascita di questo straordinario strumento di comunicazione. La capacità di organizzatore e la naturale attitudine a relazionarsi con le persone sono i punti di forza che contraddistinguono Renato.
È sempre pronto a fare squadra convinto che sia l'unico modo per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
In un mondo che anche nel vino è in rapido divenire, con velocità sempre più elevata, tempismo e determinazione saranno la chiave di volta. Per questo per Renato oggi è fondamentale guardare avanti, unendo allo spirito che viene dai valori associativi l'efficienza del lavoro in team.
Una responsabilità e un onore partecipare a questa sfida.

Quando la strada sale non ti puoi nascondere.
Eddy Merckx
Fiorenzo Detti

Fiorenzo Detti

Fiorenzo Detti

Nasce nel lontano 10 agosto del 1952 a Pavia. Anno di nascita anche del grande giornalista sportivo Emanuele Dotto dal quale non prende proprio niente se non quasi il cognome. Va un po' meglio con il giorno perché il 10 agosto è anche la data di nascita di Camillo Benso conte di Cavour. A differenza di Cavour i soldi sono zero, ma per fortuna col piemontese si comincia a ragionare: finalmente si beve!
Inizia a lavorare giovanissimo e subito dopo a degustare. Predica da sempre il bere moderato e responsabile ma poi non riesce a trattenersi, soprattutto quando vince la sua squadra del cuore: l'Inter! Quest'anno ahimè ha degustato pochissimo!
Inizia nel 1981 con L'AIBES – l'Associazione Italiana dei Barmen per poi frequentare nel 1985 il primo corso per sommelier. Ha gestito diversi corsi di formazione legati al mondo del bar sino al 2000, anno in cui decide di dedicarsi solo al vino, senza perdere il vizio delle birre e dei distillati. Collabora con AIS Lombardia inizialmente come Responsabile didattico e direttore di corso per poi diventare dal 2006 al 2010 delegato di Milano. Dal 2010 per due mandati ha ricoperto il ruolo di Presidente AIS Lombardia.
Relatore abilitato per alcune lezioni ai corsi Ais come la Figura e le Funzioni del Sommelier e naturalmente le lezioni che riguardano il suo primo amore: birra, liquori e distillati. Quest'anno compie 33 anni di vita Associativa e come nostro Signore, non è escluso che venga crocefisso!
Vorrebbe dare il suo contributo per un AIS più fresca e spumeggiante, perché le sfide che ci aspettano sono sempre più difficili e le colline da scalare sempre più ripide.

Il ciclismo è la fatica più sporca addosso alla gente più pulita.
Giampaolo Ormezzano
Marco Visentin

Marco Visentin

Marco Visentin

Nato a Scorzè (VE) il 16/02/1965 dove vive tuttora, Marco è sposato con Edi e ha due figli, Riccardo di 28 anni e Chiara di 26 anni.
Matura esperienze enogastronomiche, affiancando l'attività del babbo, che lasceranno il segno . Nel 1986 frequenta la scuola militare Ufficiali di Roma ed è dottore in sociologia industriale. Oggi lavora in un'importate compagnia assicurativa.
Sommelier dal 2004 e relatore dal 2006, dal 2010 al 2015 coordina i degustatori ufficiali di AIS Veneto. Importanti esperienze nel mondo delle grappe gli consentono di partecipare ad alcune pubblicazioni sul "Sommelier della grappa".
Dal 2014 ad oggi è Coordinatore Didattico regionale, incarico grazie al quale ha maturato una visione chiara della proposta formativa AIS che ha saputo interpretare grazie alle capacità organizzative e alle doti di coinvolgente motivatore. Passione, cultura, senso del gusto, stanno nel cuore di Marco.
Non mancano a Marco gli impegni nel sociale: dal 2003 al 2007 è componente del consiglio di amministrazione dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dal 1990 al 1999 viene nominato membro del consiglio di amministrazione della fondazione Spangaro di Scorzé Ve e dal 2008 ad oggi È presidente di un'associazione Onlus. La cucina, la fotografia, la musica e le attività di volontariato ed animazione con la moglie sono ancora oggi le principali occupazione nel poco tempo libero che rimane.

Inutile avere una bici leggerissima se ti porti nell'anima un corpo che pesa come un macigno.
Marco Pantani